La Febbre
Queste considerazioni NON sostituiscono in alcun modo il parere o la vista del medico.
Sono informazioni di carattere generale e come tali dovrebbero essere utilizzate.
LA FEBBRE
La febbre consiste in una elevazione della temperatura corporea oltre le normali variazioni circadiane, legata ad alterazioni del centro termoregolatore situato nell’ipotalamo anteriore
Da “Harrison” - Trattato di Medicina Interna
IPERTERMIA
ELEVAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA AL DI SOPRA DEL LIVELLO DI SOGLIA IPOTALAMICO, DOVUTA AD UNA INSUFFICIENTE DISPERSIONE DI CALORE
– Durante l’esercizio fisico
– Farmaci che inibiscono la perspirazione
– Anfetamine, antidepressivi triciclici, antipsicotici, cocaina…
– Ambienti ad alta temperatura e umidita’
QUALE TEMPERATURA?
La temperatura ORALE media degli individui sani è di 36.8° +/- 0.4°.
La temperatura ascellare è lievemente piu’ bassa, la rettale piu’ alta
Valore minimo alle 6.00 (valore massimo 37.2°)
Valore massimo alle 16.00 (valore massimo 37.7°)
-tra i 2 valori ci può essere anche 1° di differenza
-l’aumento pomeridiano è conservato nelle malattie febbrili ma non nell’ipertermia
Per convenzione si parla di febbre in presenza di:
- Temperatura ascellare maggiore di 37°
- Temperatura orale maggiore di 37.3°
- Temperatura rettale maggiore di 37.7°
Nelle donne in età fertile la temperatura mattutina è di solito inferiore nelle 2 settimane che precedono l’ovulazione per aumentare di circa 0.6° dall’ovulazione fino alla mestruazione.
Fattori che modificano la temperatura di base
-digestione -età -gravidanza -ormoni
UN SINTOMO, DUE OPINIONI DIVERSE
Febbre vista come malattia Molto preoccupato se l’aumento della temperatura è marcato e rapido Molto preoccupato per i sintomi che accompagnano, praticamente, sempre la febbre (brivido, malessere, dolori muscolari, mal di testa, dolore lombare, perdita dell’appetito) Molta pressione sul medico se la febbre non passa in qualche giorno, con richiesta di copertura antibiotica MEDICO Febbre vista come sintomo di una malattia ancora da definire Più preoccupato di fronte a febbricole persistenti e con pochi disturbi Molto preoccupato se mancano i sintomi che ne possono spiegare l’origine (raffreddore, mal di gola, tosse, diarrea …) Il medico può avvertire la pressione da parte del paziente e capita che ceda per la prescrizione di un antibiotico anche in casi dove, probabilmente, non servirebbe.
QUELLO CHE CI RENDE (QUASI) TRANQUILLI
FEBBRE DI RECENTE INSORGENZA
-In buone condizioni generali
-Se non siete troppo avanti negli anni o troppo piccoli
-In assenza di gravi patologie concomitanti
- Diabete
- Cardiopatie
- Malattie polmonari
- Gravi malattie renali
- Malattie autoimmunitarie
-Con sintomi che ne orientano l'origine benigna:
- Raffreddore, mal di gola, tosse irritativa, diarrea
- Sintomi simil influenzali in corso di epidemie non eccessiva
- Presenza di contagio familiare o comunitario
QUELLO CHE DEVE RENDERCI PRUDENTI
-Se dopo qualche giorno non se ne capisce la causa
- E' preferibile consultare il medico (anche telefonicamente)
-In presenza di sintomi o segni di allarme
- Mancanza di respiro
- Dolori intensi
- Dolore addominale con sintomi urinari
- Grave malessere generale
- Cefalea intensa continua (molto comune, tra l'altro, all'inizio dell'influenza)
- Dolore e/o gonfiore di una o più articolazioni
- Dolori addominali con stitichezza
- In presenza di manifastazione cutanee non identificate e spiegabili
- Itterizia
- Febbre molto alta con vomito e diarrea (pericolo di disidratazione)
-Se la febbre non si riduce dopo 6-7 giorni
-Se dopo qualche giorno le condizioni generali non cominciano a migliorare
Ultimo aggiornamento ( Domenica 23 Maggio 2010 19:34 )